Monsignor François Ducaud Bourget, quando il 27 febbraio 1977 organizzò la presa della chiesa di Saint Nicolas du Chardonnet a Parigi per ottenere ai parigini un tempio (negato ostinatamente dal Cardinal Marty) nel quale potessero assistere alla Messa di sempre e pregare secondo le forme tradizionali della santa liturgia (vedi qui), era stato cappellano dell’Ordine di Malta e prelato d’onore di Pio XII. Partigiano decorato (si ricorda il suo contributo nel mettere in salvo molti ebrei perseguitati consentendo il loro passaggio in Spagna) e poeta laureato dell’Accademia di Francia, godeva di una reputazione ecclesiastica, civile e letteraria degna di grandi uomini francesi dei secoli passati. In un’intervista di cui riproduciamo video (vedi qui) e traduzione in italiano, nel 1976, un anno prima di quella presa eroica che fu un segnavia fondamentale nella lunga difesa della Tradizione cattolica in Francia e in Europa (la cui giustizia è stata implicitamente sancita dal Motu Proprio Summorum Pontificum), Monsignor Ducaud Bourget aveva assunto le difese di Monsignor Marcel Lefebvre colpito dalla sospensione a divinis comminatagli da Paolo VI per avere denunciato gli errori conciliari.
In un momento drammatico il vecchio prelato francese esprime con estrema chiarezza e in poche battute la dottrina cattolica del primato e dell’infallibilità del Pontefice, l’idea che il Papa è in tutto sottoposto alla Tradizione della Chiesa che costituisce un prius rispetto all’autorità infallibile di dichiararla e di definirla. Il Cattolicesimo non può perciò essere ridotto al “culto di un buddha vivente, né a papolatria”.
Monsignore, si è ancora cattolici quando si disobbedisce in modo così palese al Papa?
Naturalmente sì, poiché il cattolicesimo non è un feticismo, il cattolicesimo non è il culto di un buddha vivente, né è papolatria, per nulla! È chiaro che il Papa è il superiore, il vicario di Gesù Cristo, ma il suo compito è quello di conservare la Tradizione data dalla Chiesa, perché la Chiesa esisteva prima del Papa.
Chi è cattolico in questa vicenda, Monsignor Lefebvre o il Papa?
Senza alcun dubbio Monsignor Lefebvre.
Quindi il Papa non è cattolico?
Questo riguarda lui, spetta a lui scegliere, ma una cosa è certa: obbedendogli non si obbedisce ad un cattolico. Un vero cattolico, un Papa cattolico, non può in coscienza, onestamente, interdire moralmente un sacerdote, un vescovo come Monsignor Lefebvre e dei giovani perfettamente onorabili.
Dunque in conclusione il Papa si comporta come se non fosse cattolico?
Esattamente, esattamente. Tutto qui
Oggi la Parrocchia di Saint Nicolas du Chardonnet continua a essere un punto di riferimento per i fedeli cattolici (vedi qui attività, orari e bollettino)