sabato 26 aprile 2014

La spada di San Paolo e il telefono di Papa Francesco. Breve nota sulla telefonata di Francesco a Pannella



Donoso Cortes sosteneva, con una profondità di sguardo del tutto inattuale e oggi persino scandalosa, che l'abrogazione legale della pena capitale nei singoli Stati avrebbe portato ad altrettante stragi degli innocenti. Tale affermazione, con buona pace dei nostri contemporanei, ha la propria logica cristiana nel capitolo XIII della Lettera ai Romani dove l'Apostolo, dopo avere raccomandato di "stare sottomessi alle autorità costituite, perchè non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio", afferma che, se si fa il male, bisogna temere, "perchè non invano essa [l'autorità] porta la spada" ed "è al servizio di Dio per la giusta condanna di chi opera il male". Si potrebbe dire, ed è questo in fondo il senso recondito dell'osservazione di Donoso Cortes, che l'autoritá è da Dio nella misura in cui può utilizzare la spada, perchè ciò è proprio quello che è proibito all'uomo: "Non uccidere", "Non giudicare". La spada è sempre un ministero divino. Un'autorità umanizzata tende a mutarsi in un'opera cainitica. Già Sant'Agostino scriveva che "remota itaque iustitia sunt regna nisi magna latrocinia".

L'umanizzazione dell'autorità, che altro non è se un momento fondamentale della più vasta secolarizzazione, ha realizzato pienamente la profezia di Donoso e l'affermazione del Vescovo di Ippona: al trionfo dei partiti abolizionisti ha sempre, presto o tardi, fatto seguito una legislazione abortista, l'assassinio della vita innocente nelle sue diverse (e aggiornate) forme.

Marco Pannella ed Emma Bonino sono stati in Italia, non senza la complicità di partiti laici, socialisti e sedicenti cristiani, i principali fomentatori dell'umanizzazione dell'autorità (non solo statale, ma anche corporativa e familiare) e i fieri sostenitori dell'aborto di Stato sempre propagandato con la stessa fierezza con cui chiedevano all'autorità di essere debole. La parola "amnistia", per la quale sta lottando Marco Pannella, è diventata oggi, al di là di ogni considerazione sulle condizioni carcerarie, l'ultima assoluzione per chi "opera il male". L'abbattimento della spada a favore della violenza generalizzata. Risulta che Pannella e Bonino, oltre che all'aborto, siano stati negli ultimi anni favorevoli a pedofilia (Marco Pannella ha più volte accusato gli italiani di essere un popolo "pedofobo"), sodomia, eutanasia, ricerca sugli embrioni, guerre ingiuste.

È di ieri la notizia (vedi qui) che Papa Francesco ha telefonato - forse sollecitato da Emma Bonino - a Marco Pannella degente in seguito a un aneurisma presso il Policlinico Gemelli. Il telefono ha squillato e la conversazione è durata venti minuti. Secondo quanto riferito dallo stesso Pannella, i due avrebbero parlato soprattutto di "amnistia". "Ma sia coraggioso, Eh!!! Anche io l'aiuterò, contro questa ingiustizia..", avrebbe detto Bergoglio a Pannella.

1 commento:

  1. Attualizzazione davvero perfetta della profetiche parole di Donoso ...

    "L'ateismo della legge e dello Stato, o la secolarizzazione totale dello Stato e della legge, che in definitiva è la stessa cosa espressa in modo diverso, è una teoria inconciliabile con quella che giustifica la pena: l'una infatti deriva dall'uomo nella sua condizione di distacco da Dio, l'altra deriva da Dio nel suo stato di unione con l'uomo.
    Sembra comunque che i governi si rendano conto, grazie a un istinto infallibile, che solo in nome di Dio possono essere giusti e forti. Accade pertanto che proprio quando si inizia il loro processo di secolarizzazione o di allontanamento da Dio, immediatamente è fiaccata la loro volontà e di infliggere pene, quasi comprendessero che è diminuito il loro diritto. Le languide teorie dei criminalisti moderni sono contemporanee alla decadenza religiosa, e il loro predominio sui codici è
    contemporaneo alla totale secolarizzazione dei poteri politici. E così la figura del criminale si è andata lentamente trasformando ai nostri occhi, fino al punto di apparire ai figli degno di compassione lo stesso personaggio che nei padri suscitava orrore. Colui che ieri era chiamato criminale oggi vede tramutato il suo nome in quello di eccentrico o pazzo. I razionalisti moderni chiamano disgrazia il crimine. Giorno verrà in cui il governo passerà nelle mani dei disgraziati, e allora non ci sarà altro crimine al di fuori dell'innocenza. Alle teorie sulla pena in auge presso le
    monarchie assolute, nella loro fase decadente, fecero seguito quelle delle scuole liberali che portarono le cose al punto critico e pericoloso in cui oggi le vediamo; alle scuole liberali fanno seguito quelle socialiste con la loro teoria sulla santità delle insurrezioni e sull'eroismo del delitto; né queste saranno le ultime, perché in lontananza già si avverte il sorgere di nuove e più sanguinose aurore. In qualche ergastolo, forse, si sta scrivendo il nuovo vangelo del mondo, e quando il mondo sarà evangelizzato dai nuovi apostoli avrà solo quel che si merita.
    Gli stessi che hanno fatto credere ai popoli che la terra può essere un paradiso, ancor più facilmente hanno fatto loro credere che dovrà essere un paradiso senza sangue. Il male non è nell'illusione ma nel fatto che se a tale illusione dovesse un giorno prestar fede il mondo, il sangue sgorgherebbe persino dalle dure rocce, e la terra diventerebbe un inferno. In questo oscuro e basso mondo l'uomo non può aspirare a una fortuna impossibile senza incorrere in una sfortuna tale da fargli perdere la poca felicità che gli è stata data", SAGGIO SUL CATTOLICESIMO, IL LIBERALISMO
    E IL SOCIALISMO

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