venerdì 31 agosto 2018

Il fenomeno di Medjugorje è autentico? Intervista esclusiva al Prof. Manfred Hauke

A seguito degli articoli sul fenomeno di Medjugorje già a disposizione dei lettori su Vigiliae Alexandrinae pubblichiamo, nella traduzione di Marco Corvaglia,  un'importante intervista al Professor Manfred Hauke della Facoltà Teologica di Lugano apparsa il 27 agosto 2018 su gloria.tv.

Il fenomeno di Medjugorje è autentico? Intervista esclusiva
al Prof. Manfred Hauke

(gloria.tv, 27 agosto 2018[1] )

Il Professor Manfred Hauke
Molti cristiani attendono una decisione di Papa Francesco riguardo all’autenticità delle presunte apparizioni mariane di Medjugorje. Il 2 agosto 2018 Die Tagespost ha pubblicato un'intervista sull'argomento con il Prof. Manfred Hauke, presidente della Società Tedesca di Mariologia.[2] Una settimana dopo, il medico e devoto di Medjugorje dott. Christian Stelzer di Vienna ha risposto.[3] L'agenzia stampa kath.net, con sede a Linz (Austria), ha presentato i suoi attacchi sotto il titolo tendenzioso "Se un 'Mariologo combatte contro la Madre di Dio".[4]
Gloria TV ha intervistato il prof. Hauke sull'argomento. Le domande sono state poste dalla dott.ssa Eva Doppelbauer.

Professore, lei trova impensabile che a Medjugorje appaia la Madre di Dio
dal 1981. Perché?

C'è tutta una serie di argomenti che devono essere visti insieme. I più gravi sono
le contraddizioni interne dei messaggi connessi con la "Madre di Dio". Queste sono  cominciate fin dai primi giorni del fenomeno e sono documentate in dettaglio nelle interviste registrate con i veggenti.

Per esempio?

Sulla questione di quanto tempo avrebbe continuato ad apparire, la "Gospa" rispose il 29 giugno 1981: "Finché lo volete." Il giorno dopo, 30 giugno, rispose alla stessa domanda: "Ancora tre giorni", o tre volte. Ciò è stato testimoniato non solo da cinque veggenti (con l'eccezione di Ivan Dragicevic, che era assente il 30 giugno), ma anche da due donne che erano presenti a quest’"apparizione" e sentirono le parole chiaramente pronunciate dei veggenti (che non erano affatto in estasi). Per questo motivo, i veggenti si aspettavano che la fine delle apparizioni fosse il 3 luglio.

Le due "apparizioni" si contraddicono a vicenda ...

Non solo quello. La prima risposta lega la durata delle "apparizioni" alla volontà soggettiva dei veggenti, il che contraddice l'origine celeste delle apparizioni autentiche - come per esempio Lourdes o Fatima. La seconda risposta contraddice gli esiti concreti degli eventi, poiché le "apparizioni" continuarono anche dopo il 3 luglio 1981. Quindi è una falsa predizione che, secondo la testimonianza del Deuteronomio, va contro l'autenticità di una profezia. Il Deuteronomio chiede: "Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto?" La risposta è: "Quando il profeta parla nel nome del Signore e la cosa non accadrà o non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore" (Dt 18,22).
Non ho dubbi che nei primi giorni ci siano state delle "apparizioni". Dubito che la Madre di Dio sia apparsa ai giovani di Medjugorje. Un'intera serie di altri fatti va in questa direzione; ci ritornerò.

Ha scritto sul Tagespost che la commissione su Medjugorje del cardinale Ruini ha trascurato i nastri delle interviste. Che nastri sono?

Si tratta di interviste con i veggenti, registrate su nastro, che sono state condotte dal 27 al 30 giugno: da p. Zrinko Cuvalo, OFM, al tempo vicario della parrocchia di Medjugorje, la mattina del 27 giugno e in seguito da p. Jovo Zovko, OFM, all’epoca parroco, dal pomeriggio del 27 giugno in poi. Inoltre ci sono estratti registrati delle "apparizioni" del 28 e 29 giugno 1981.

Che ne è stato di queste interviste?

Fr. Ivo Sivric, OFM († 2002), un francescano cresciuto a Medjugorje, che lavorava negli Stati Uniti, ha pubblicato una traduzione francese e una inglese delle trascrizioni croate dei nastri, in collaborazione con il parapsicologo canadese Louis Bélanger.[5]
La distribuzione di questi libri è stata in realtà boicottata dalle parti interessate. Delle copie che erano state inviate in Francia, ad esempio, non sono mai arrivate. Il libro è molto difficile da trovare in Europa. Quando io l'ho ordinato nel 2010, ho dovuto contattare personalmente Bélanger, che mi ha fatto avere entrambe le
edizioni. Sivric e Bélanger non considerano le "apparizioni" autentiche.

Ci sono altre edizioni delle interviste registrate?

La pubblicazione dei testi in Canada ha ispirato una sostenitrice croata delle "apparizioni" che vive lì, Daria Klanac, che ha pubblicato la propria edizione delle interviste registrate al fine di controllare il lavoro di p. Sivric.[6]
 Il risultato non mostra alcuna differenza significativa rispetto al contenuto della precedente pubblicazione di Sivric.
Dopo che Donal Anthony Foley aveva pubblicato un'analisi minuziosa delle trascrizioni su nastro (prima nel 2006, con una seconda edizione nel 2011), questo ha allarmato i devoti di Medjugorje anglofoni. Così James Mulligan ha pubblicato un'ulteriore edizione inglese dei testi che aggiunge poche registrazioni e conferma ciò che era già noto.[7]

Il fatto che questa pubblicazione non fosse disponibile ha indotto la commissione Ruini a non prenderla in considerazione?

La difficoltà di ottenere i testi originari è certamente un fattore che bisogna prendere in considerazione, così come la difficoltà legata al fatto che le trascrizioni non sono disponibili in traduzione italiana. Ma avrebbero dovuto assolutamente valutarle accuratamente. Questi primi testi sono più vicini alle origini rispetto alle interviste successive (come quelle di p. Bubalo con Vicka del 1983/84). Non riuscire a
valutare fondamentalmente una fonte storica di questo livello è scandaloso dal punto di vista scientifico, specialmente se il riconoscimento dei "primi giorni" (e solo di quelli) è raccomandato dalla commissione Ruini.

Quali problemi sono evidenziati dai nastri?

Ho menzionato la predizione non realizzata della fine delle apparizioni "dopo tre giorni" e il fatto che essa era contraddetta dall'affermazione che la durata delle apparizioni sarebbe dipesa dalla volontà dei veggenti. I veggenti hanno anche chiesto alla "Gospa" un segno, ma non si realizzò. Al fatto che le lancette di un orologio appartenente a uno dei veggenti si fossero presumibilmente spostate da sole non fu data grande importanza in seguito dai veggenti.

Ci sono stati altri "segni"?
C'è stato il caso di Daniel Setka, un bambino di tre anni con disabilità. Il 29 giugno la "Gospa" ha promesso la guarigione per lui. Tuttavia, p. Zovko verificò il 30 giugno che questo non era successo.[8] Secondo la testimonianza dei genitori (3 aprile 1983) ci fu un graduale miglioramento, ma nessuna guarigione immediata e completa, come ci si aspetterebbe da un miracolo riconosciuto dalla Chiesa (secondo le linee guida dell'ufficio medico di Lourdes).

Qual è il contenuto del "messaggio" dei primi giorni?

In contrasto con quanto accaduto in seguito, non vi fu alcun messaggio chiaramente identificabile nei primi giorni delle"apparizioni", come p. Zovko dichiarò il 29 giugno in una comunicazione ai parrocchiani di Medjugorje. Invece la "Gospa" rispondeva alle domande private dei veggenti.
Il 29 giugno ha parlato di "incredulo Giuda", che il mariologo francese René
Laurentin (principale responsabile della diffusione mondiale delle "apparizioni" di
Medjugorje) modificò in "incredulo Tommaso". L'espressione "incredulo Giuda" si sente chiaramente nella registrazione del nastro, effettuata durante l'apparizione stessa.

Come si presenta la "Gospa"?

L'aspetto della "Gospa" è caratterizzato da numerosi dettagli insoliti che non troviamo nelle autentiche apparizioni mariane. Le sue mani tremano. Ogni volta che la gente le calpesta troppo a lungo il velo, lei scompare più e più volte e poi ritorna. Permette che la si tocchi e ride. Chi la tocca ha la sensazione di toccare l'acciaio. Il colore della sua veste è grigio. Non c'è una cintura sulla sua veste e i suoi piedi non si vedono. Come nei fenomeni spiritici, il suo viso diventa visibile lentamente e gradualmente. Quando le viene chiesto se lei vorrebbe apparire in chiesa (che era il desiderio di p. Zovko), lei esita. Quando viene cosparsa di acqua benedetta, tre ragazze veggenti svengono. La veggente Marija si lamenta il 26 giugno
di avere le mani ghiacciate dopo l'incontro con la "Gospa".
L'encomiabile lavoro di Donal Anthony Foley, Comprendere Medjugorje[9], evidenzia alcuni di questi fatti.

La commissione Ruini vuole riconoscere i primi giorni delle "apparizioni". Dove segnare quel limite?

Il contenuto della valutazione della commissione Ruini è soggetto all'obbligo del segreto papale. Tuttavia è stato reso noto, attraverso articoli di stampa non smentiti, che la commissione ha riconosciuto come degne di fede le prime sette "apparizioni" nei primi dieci giorni.

Ci sono dei motivi per segnare quel limite?

È significativo mettere in risalto i primi dieci giorni, cioè dal 24 giugno al 3 luglio, ed è stato fatto già da diversi studiosi, perché le "apparizioni" dovevano finire il
3 luglio, secondo la dichiarazione della "Gospa".
Ma, per quanto ne so, nessun ricercatore che abbia familiarità con le fonti ha distinto le prime sette apparizioni da quelle successive. Sivric considerava separatamente i primi sette giorni (erano oggetto delle interviste registrate), senza escludere dall’indagine quelli successivi; Bubalo evidenzia solo il significato della prima settimana di apparizioni (otto giorni, fino al 1° luglio). Anche il numero delle apparizioni e il numero dei giorni non corrispondono. Il 29 giugno, il sesto giorno delle "apparizioni", si parla delle "apparizioni" che avverranno nei prossimi tre giorni. Se qualcuno vuole riconoscere i sette giorni dal 24 al 30 giugno come autentici, non può escludere logicamente il periodo dal 1° al 3 luglio, perché la previsione del 29 giugno si riferisce a questo.
Se qualcuno vuole distinguere le prime "sette" apparizioni, allora, a seconda di come le si conta, si arriva fino al 29 giugno o al 27 giugno. Forse le "apparizioni" dal 24 al 29 giugno sono state raggruppate perché si sono svolte sulla Collina delle Apparizioni (Podbrdo), mentre le "apparizioni" successive si sono svolte nell'area di Cerno (30 giugno), o in canonica e in altri posti (in un’automobile, ecc.) Ma ci furono anche "apparizioni" sul Podbrdo, quindi questo modo di tracciare un limite sarebbe problematico.

Cosa è successo nei primi giorni delle "apparizioni"?

Di seguito, vorrei provare a presentare una panoramica. Per maggiori informazioni, si possono consultare le fonti che ho citato e in particolare la presentazione di Foley.
Gli eventi non sono iniziati il 25 giugno (vale a dire, nella data dell'anniversario che circola nei siti web dei devoti di Medjugorje), ma mercoledì 24 giugno, nella solennità di San Giovanni Battista. Nel tardo pomeriggio Ivanka Ivankovic (15 anni) e Mirjana Dragicevic (16) erano presso il Podbrdo, tra Bijakovici (una frazione di Medjugorje) e Cilici, per strada, ascoltando musica rock e fumando sigarette senza permesso. All'improvviso Ivanka dice: "Guarda, la Madonna!" Mirjana non guarda nemmeno il luogo indicato dalla sua amica: "Ma che dici? Pensi davvero che la Madonna apparirebbe a noi?"

E quando è avvenuta la seconda apparizione?

La seconda "apparizione" ha luogo la sera dello stesso giorno, dopo che Ivanka e Mirjana sono andate a casa di Milka Pavlovic, una sorella minore di Marija Pavlovic, che sarebbe stata in seguito stata una veggente. Milka chiede a Ivanka e Mirjana di aiutarla a riportare a casa le sue pecore dalla collina. Mentre salgono sulla collina (Podbrdo), le tre ragazze vedono da lontano (circa 200 metri) la sagoma di una donna, con un fagottino bianco che potrebbe essere un bambino (anche se nessuno vede una testa o mani o piedi). La figura copre e scopre ripetutamente il "bambino";  fa un gesto alle ragazze invitandole ad avvicinarsi. Mentre è in corso l’"apparizione", Vicka Ivankovic, un'amica di Ivanka e Mirjana, arriva sul posto.
Alle grida delle ragazze, due ragazzi che stavano raccogliendo mele nei dintorni si avvicinano: Ivan Ivankovic (che in seguito non prenderà parte alle "apparizioni") e Ivan Dragicevic, la cui descrizione della visione differisce in qualche modo da quella degli altri veggenti. Riferisce di aver visto una donna con un mantello blu, un velo bianco e una corona d'argento, mentre secondo Mirjana il vestito era
grigio e il velo biancastro; lei menziona anche una corona splendente. Non c'è nessun messaggio.

Cosa succede allora?

La terza "apparizione" si svolge giovedì 25 giugno alle 18 sul Podbrdo. Dal momento che la gente diceva che Maria era apparsa 18 volte a Lourdes, Ivanka, Mirjana e Vicka vanno verso la collina la sera aspettandosi che "l'apparizione" possa forse ripetersi. Milka e i due Ivan (dal giorno precedente) non ci sono. Nell'intervista registrata il 27 giugno, Ivan Dragicevic sottolinea tre volte che non era presente all'apparizione. Secondo un’intervista del 28 giugno, che è stata pubblicata per la prima volta da Mulligan nel 2013, la Madre di Dio avrebbe chiesto: "Dov'è quel ragazzo?" (senza fare il nome), e dopo sarebbe apparsa a lui separatamente.
Mentre Ivanka corre verso l’"apparizione", Vicka torna al villaggio per andare a chiamare Marija Pavlovic e Jakov Colo. Mentre corrono verso la collina, si sentono come "trasportati" attraverso il i cespugli da un potere sovrumano, analogamente a quanto riferirono i veggenti di Garabandal, dove ci fu una questione analoga. Questa volta, per la prima volta, i veggenti sono piuttosto vicini alla "Gospa" e possono toccarla. I veggenti percepiscono una sorta di nebbia che si avvicina sempre più
a loro e gradualmente il corpo diventa visibile.
Vicka descrive il toccare la "Gospa" con l'espressione "afferrare l'acciaio", mentre per Marija era come l'aria. Mentre i veggenti toccano la figura, lei inizia a ridere. Secondo la descrizione di Ivanka l'apparizione indossa un velo bianco e un lunghissimo mantello grigio, così come una corona sulla testa, con le stelle; non indossa la cintura; ha gli occhi blu e capelli neri. Ivanka chiede dove sia sua madre (che era morta due mesi prima). L’ "apparizione" risponde che sua madre sta bene e che la ragazza dovrebbe obbedire a sua nonna. Mirjana chiede un segno e dice di aver visto girare le lancette del suo orologio da polso. Quando le chiedono se tornerà, la "Gospa" risponde con un cenno del capo e dice "Andate in pace". Quando Marija torna a casa, è profondamente spaventata; non può mangiare, e le sue mani sono come di ghiaccio.

La quarta apparizione?

Alla quarta "apparizione" di venerdì 26 giugno, tutti e sei i veggenti che avrebbero formato il gruppo sono insieme per la prima volta (Ivanka, Mirjana, Vicka, Marija, Jakov, Ivan Dragicevic). Siamo di nuovo nel tardo pomeriggio, a circa 300 metri dal luogo delle apparizioni dei giorni precedenti. Tre lampi preannunciano l’'"apparizione". Per la prima volta, c'è una grande folla di persone presenti. Quando Marija saluta la figura con le parole "Madonna mia" all’inizio dell’apparizione, la "Madre di Dio" annuisce ripetutamente (così sembra) con la testa e fa il segno della Croce diverse volte. Ivanka chiede alla "Gospa" perché è venuta e riceve la risposta: "Perché ci sono molti credenti, che dovrebbero stare uniti." La gente e il mondo intero dovrebbero riconciliarsi.
Alla richiesta interiore di Vicka di dare un segno, la "Gospa" risponde: "Tornate domani", nel luogo in cui era apparsa prima. Mirjana chiede del suo nonno defunto e
riceve la risposta: Sta bene. Dovrebbe andare a trovarlo al cimitero. Secondo Ivan la
"Gospa" dice, davanti alla folla: "Voi che siete riuniti qui intorno a me, siete i miglioricredenti“.
Vicka spruzza l'acqua benedetta (fatta con sale benedetto, aggiunto ad acqua non benedetta), per verificare se possa essere il diavolo che sta apparendo. Jakov riferisce che all'istante tre delle ragazze veggenti (Ivanka, Marija, Vicka) svengono, a differenza di lui e Mirjana. Nel 1983 (o 1984) Vicka, nella sua intervista con p. Bubalo, afferma che la "Gospa" sorrise. Questo dettaglio, che può eventualmente derivare dalla descrizione delle apparizioni mariane a Lourdes, secondo cui si dice che la Madre di Dio abbia sorriso mentre era spruzzata di acqua benedetta, non è presente nelle interviste registrate.
Passato lo svenimento (ripetuto), i veggenti pregano sette Padre nostro, sette Ave Maria e sette Gloria, come la nonna di uno di loro aveva raccomandato; e anche il
Credo. Ciò significa che l'iniziativa delle preghiere non è venuta dalla "Gospa", ma è sorta dalla pietà popolare croata.

L’apparizione seguente?

Sabato 27 giugno, ha luogo la quinta "apparizione", o meglio, la quinta, sesta, settima e ottava. Le diverse possibilità di conteggio derivano dal racconto (di Jakov e
Marija), secondo cui "l'apparizione" era scesa tre volte: se n’era andata due volte
perché la gente aveva calpestato il suo velo. Secondo il conteggio di Mirjana, al contrario, non ci furono tre ma quattro "apparizioni" nella stessa sera.

E poi?

La sesta (o nona-decima) “apparizione” si svolge la domenica sera, di nuovo sul Podbrdo. I veggenti chiedono un segno due volte. La prima volta, la "Gospa" sorride e scompare, ma ritorna di nuovo.
Alla ripetuta richiesta di un segno, la figura dice: "Andate nella pace del Signore", prima di scomparire.

Poi segue la settima o undicesima "apparizione"...

La settima o undicesima "apparizione" ha luogo lunedì 29 giugno, il settimo giorno delle apparizioni. La "Gospa" promette la guarigione del ragazzino disabile di tre anni  Daniel Setka, mentre il giorno dopo p. Zovko verifica che la guarigione non si è verificata. Ma ci fu, come detto prima, un miglioramento graduale.
Quando una dottoresssa (Darinka Glamuzina) vuole toccare la "Gospa", lei risponde: "Ci sono sempre Giuda increduli! Venga avanti." La dottoressa in seguito ha dato 
testimonianze contrastanti sul fatto di aver toccato o meno la "Gospa"; secondo Ivanka, lei ha potuto toccare la "Madre di Dio". Fr. Zovko interviene per dire che Giuda non era incredulo, ma piuttosto lo era Tommaso; i veggenti, tuttavia, insistono sul fatto che la parola fosse "Giuda", come la registrazione su nastro dell’ “apparizione” stessa conferma.
Quando Vicka chiede alla "Gospa" perché è venuta proprio lì, non ottiene risposta. Alla domanda di Ivanka circa quanto a lungo sarebbero durate le apparizioni, la "Gospa" risponde: "Quanto volete voi."
Risponde sì alla domanda se sarebbe venuta anche il giorno successivo (quindi il 30 giugno, nelle vicinanze di Cerno). Se qualcuno dovesse giudicare genuine solo le "apparizioni" che c’erano state fino ad allora sulla collina, si pone la domanda: perché questo non si applica all’"apparizione" in un altro posto, annunciata il 29 giugno?

Cosa succede il settimo giorno delle apparizioni?

L'ottava o dodicesima "apparizione" del settimo giorno delle "apparizioni" è la prima ad aver luogo lontano dal Podbrdo, precisamente nelle vicinanze di Cerno. Accompagnati da due giovani donne, i veggenti (con l'eccezione di Ivan) intraprendono un viaggio in macchina, per "provare" - così si dice nell’intervista registrata su nastro -  se la "Gospa" apparirà anche in un altro posto. Nel corso di quest’"apparizione" Mirjana chiede per quanto tempo la "Gospa" rimarrà con i veggenti, e riceve la risposta: "Altri tre giorni", cioè fino a venerdì 3 luglio.
Fr. Zovko vorrebbe che la "Gospa" accettasse di apparire non sulla collina ma nella chiesa. La relativa domanda dei veggenti sembra non piacere alla "Gospa": "Apparentemente non le ha fatto piacere. Ma alla fine ha detto che non era arrabbiata."
Mezz'ora dopo, p. Zovko sta già intervistando i veggenti nella canonica di Medjugorje. Le donne che accompagnavano i veggenti non videro nulla, ma confermarono le parole pronunciate a voce alta dai veggenti durante l'apparizione, in riferimento alla fine delle "apparizioni".
Le interviste registrate terminano il 30 giugno. Altre fonti forniscono informazioni sui primi tre giorni di luglio, in particolare le interviste di p. Bubalo con Vicka (1983-84, pubblicate nel 1985).
In base a queste fonti, il 1° luglio ci fu una "apparizione" in un'auto, il 2 e 3 luglio invece in canonica (quindi, in complesso, circa 12-16 "apparizioni" durante i primi dieci giorni). Il 3 luglio i veggenti dichiararono davanti a molti testimoni che le "apparizioni" della "Gospa" erano finite.

Il Vaticano vuole mettere da parte la questione dell'autenticità delle "apparizioni" e concentrarsi su "buoni frutti". È legittimo?

Spero che il Vaticano non trascuri la questione dell'autenticità in futuro. Mettere la  pratica prima della teoria è discutibile in ogni caso. E’ stato nominato un visitatore apostolico per Medjugorje senza prima prendere posizione sulla questione dell'autenticità. Il fenomeno dovrebbe prima essere chiarito nei suoi vari aspetti, e solo allora si potrebbero trarre conclusioni pratiche per la cura pastorale. Ovunque le persone decidano di pregare, ci sono buoni frutti. Ma ci sono anche cattivi frutti che sono inseparabilmente connessi alle "apparizioni".

Quali sono i cattivi frutti?

La disobbedienza fomentata dalla "Gospa" contro la legittima autorità ecclesiastica (in particolare in relazione a prominenti francescani), il collegamento di Medjugorje con centinaia di presunti "veggenti" ed evidenti casi di  pseudo misticismo, una sorta di dipendenza dalle "apparizioni" "quotidiane", i legami con interessi economici e l’abbandono di autentici siti di apparizioni riconosciute dalla Chiesa.

Ci sono cose nei messaggi di Gospa che contraddicono la fede?

La raccolta e il filtraggio dei "messaggi" costituisce un problema a sé stante. Nella "Cronaca delle Apparizioni", prodotta nella canonica di Medjugorje, c'è una serie di errori dottrinali.

Per esempio?

Il 16 settembre 1981, ad esempio, si può leggere che i veggenti non avevano bisogno di pregare per se stessi, ma solo per gli altri. Questa affermazione richiama le erronee dottrine pelagiane condannate dalla Chiesa, secondo le quali non era necessario pregare il Padre Nostro per sé stessi, con l’invocazione "Rimetti a noi i nostri debiti", ma solo per i peccati degli altri[10].
Sotto la data del 6 maggio 1982, secondo il messaggio della "Gospa", si legge che i santi sono in paradiso con anima e corpo. Questo contraddice la dottrina che lega la risurrezione del corpo alla seconda venuta di Cristo (si veda, ad esempio, il Catechismo della Chiesa Cattolica, 1001).
Il 1 ottobre 1981, si nota che la "Gospa" diceva quanto segue: "Tutte
le religioni sono uguali davanti a Dio…". Si può confrontare questo, al contrario, con la dichiarazione "Dominus Jesus" della Congregazione per la Dottrina della Fede, dell'anno 2000.

I devoti di Medjugorje dicono che la "Gospa" non può dire nulla di nuovo, ma solo ricordare ciò che è vecchio, come una paziente mamma.

Il conteggio di oltre 40.000 "apparizioni" con circa 1000 "messaggi" è in verbosa contrapposizione alle autentiche apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa, per esempio quattro a Guadalupe (1531), tre a Rue du Bac (Parigi, 1830), una a La Salette (1849), 18 a Lourdes (1858), tre a Champion (Wisconsin, USA, 1859) e sei a Fatima (1917).
I devoti di Medjugorje citano spesso come controesempio le apparizioni di Le Laus (Francia), che sarebbero  durate 54 anni. Ma non ci sono state apparizioni quotidiane di Maria nel corso dei 54 anni lì, ma piuttosto - tranne che per singole esperienze mistiche - un ciclo di apparizioni di quattro mesi (da maggio ad agosto 1664), con una conclusione il 29 settembre dello stesso anno.

Il medico Christian Stelzer di Vienna l’ha accusata nel Tagespost (10 agosto) di
riecheggiare semplicemente gli argomenti del vescovo Peric di Mostar.

Mons. Peric è certamente un testimone importante, con una conoscenza approfondita del fenomeno. Il mio studio su Medjugorje non è, tuttavia, limitato alle osservazioni dell’attuale vescovo. E anche se così fosse, non è importante chi presenta una argomentazione, ma piuttosto dovrebbe essere messa alla prova la verità in essa contenuta. Due più due fa quattro, indipendentemente dal fatto che lo affermi un bambino di dieci anni o un professore di matematica.

Stelzer dice che l'affermazione che la Madre di Dio sia nata il 5 agosto 16 a.C.  non viene dai veggenti di Medjugorje.

Secondo Stelzer la "Gospa" ha fatto riferimento solo al 5 agosto come suo compleanno, senza fare riferimenti all'anno 1984 come suo duemillesimo compleanno, da cui discenderebbe che sia nata nell’anno 16 a.C., così che
Maria avrebbe avuto 9 o 10 anni quando nacque Gesù (intorno all'anno 7 a.C.).
Ma la "Cronaca delle Apparizioni" lo dice espressamente più volte. Questo fatto, già noto agli studiosi, è stato ricordato in un articolo pubblicato dalla diocesi di Mostar
il 2 agosto 2018.
Il 28 maggio 1984, p. Vlasic scrive nella Cronaca: "Oggi ho visitato il p. vescovo Pavao Žanić. Gli ho portato l'ultima parte del Diario di Jelena e di Marijana Vasilj. Gli ho portato anche il messaggio della Gospa dato a Jelena per lui, per il S. Padre e per il pubblico cristiano, in base al quale il 2000° compleanno della Madonna è il 5.08.1984." Sotto le date 14 giugno, 27, 29 e 30 luglio 1984 si torna a fare riferimento al 2000° compleanno nel 1984.[11]

Ci sono state anche cattive condotte morali legate alle "apparizioni".

La cattiva condotta morale dovrebbe essere qui menzionata qui solo quando si trova in relazione con le presunte "apparizioni". Ciò riguarda anche la disobbedienza nei confronti dell'autorità legittima della Chiesa e mancanze contro l'ottavo e il sesto comandamento ("Non dire falsa testimonianza ","Non commettere adulterio"). C'è un’ampia casistica qui, ma mi limiterei a tre padri francescani strettamente legati a Medjugorje: Jozo Zovko, Slavko Barbaric e Tomislav Vlasic.

Che problemi ci sono con p. Jozo Zovko?

All'inizio delle apparizioni, p. Zovko era il parroco di Medjugorje. "Invitando" la "Gospa" a "apparire" nella chiesa parrocchiale, si è assunto il compito di attribuire al
fenomeno un riconoscimento quasi ufficiale, che spetta solo al vescovo. Lo stesso Zovko afferma di avere avuto una "apparizione" della "Madre di Dio" il 1° e il 19 luglio  1981. Fu incarcerato dai comunisti per aver paragonato i 40 anni di potere comunista in Jugoslavia ai 40 anni della cattività babilonese.
Durante la sua permanenza in carcere, egli stesso "apparve" ai "veggenti" più volte insieme alla "Gospa", che, secondo la "Cronaca delle Apparizioni",  il 21 ottobre
1981 dice di lui: "È un santo; Ve l'ho già detto." Appare come un "santo" anche nei
commenti dei lettori a uno degli articoli su kath.net il 10 agosto 2018.

Qual è lo status ecclesiastico di Zovko?

A questo "santo" sono state ripetutamente comminate sanzioni da parte della Chiesa a causa delle sue attività a Medjugorje e per le controverse pratiche "carismatiche" iniziate prima delle “apparizioni”. Al momento non gli è permesso di vivere in Bosnia-Erzegovina o di parlare pubblicamente delle presunte "apparizioni".
La testimonianza del belga Mark Waterinckx, che ha fatto numerosi pellegrinaggi a
Medjugorje dal 1984, è di dominio pubblico. Nell'estate del 1989 ha scoperto il caso di una pellegrina americana molestata sessualmente ed è venuto a sapere di altri casi simili.
In connessione con altre esperienze negative, questo lo ha spinto a prendere le distanze dalle "apparizioni" di Medjugorje. Waterinckx ha reso pubbliche una parte delle sue esperienze in relazione a tutto ciò.[12]

Il secondo francescano è p. Tomislav Vlasic.

Esattamente. P. Tomislav Vlasic, OFM (nato nel 1942) visitò i veggenti già il 29 giugno 1981. Ha lavorato come vicario parrocchiale a Medjugorje dal 1982 al 1984 e si è definito come il "direttore spirituale" dei veggenti, assegnato dalla "Gospa". Vlasic ha continuato ad avere a che fare con Medjugorje dopo la sua rimozione dalla parrocchia. La comunità "Kraljice mira", tuttora collegata a lui, ha una presenza imponente lì, con un grande edificio di quattro piani e un anfiteatro per raduni. Prima di arrivare a Medjugorje, Vlasic aveva vissuto in una Comunità francescana mista (1976) e avevo messo incinta una suora, che è poi stata mandata via con il  bambino in Germania. Ci fu un tentativo nell'Ordine di negare la sua paternità e di attribuirla a
un ex francescano emigrato negli Stati Uniti.
Vlasic fu oggetto di una "profezia" da parte di due figure ben note nel "Movimento carismatico", durante un incontro del maggio 1981 a Roma. Una suora irlandese "carismatica" lo vide su un sedile circondato da una grande folla, e da lì scorrevano corsi d'acqua viva. Un altro "profeta" disse: "Non temere, ti manderò mia madre".
Durante la sua presenza a Medjugorje, Vlasic si è occupato della compilazione della "Cronaca delle Apparizioni", che sarebbe stata consegnato al vescovo in seguito, dopo che i testi erano stati emendati. Nonostante questo, molti "problemi" nei "messaggi"  rimasero visibili. Ad esempio, Vlasic ha registrato le parole della "Gospa" che ha collocato il suo 2000° compleanno il 5 agosto 1984. Il 28 febbraio 1982, nel “Terzo diario” della veggente Vicka ci sono queste parole di lode dalla "Gospa" ai veggenti : "Potete ringraziare Tomislav; vi guida così bene." Vlasic non ha creato il fenomeno di Medjugorje, ma lo ha incanalato.

Cosa è successo a p. Vlasic?

I rapporti con la corrente principale del movimento di Medjugorje si sono interrotti quando Vlasic fondò una comunità francescana mista nel 1988 e fece in modo che la veggente Marija Pavlovic scrivesse un messaggio dalla "Gospa" a sostegno della nuova fondazione. L'11 luglio 1988 Marija fece una dichiarazione ufficiale affermando di avere scritto quel messaggio su pressione di Vlasic. Vlasic quindi iniziò un "matrimonio mistico" con una veggente tedesca, che lo lasciò
dopo alcuni anni. Attualmente è strettamente connesso con dei messaggi ufologici con un evidente sfondo spiritistico della veggente Stefania Caterina. In questi messaggi, Medjugorje viene legata a una fantasiosa storia del mondo e alla preparazione di una futura visita dallo spazio da parte degli alieni. Papa Francesco viene invitato ad annunciare la Buona Novella della presenza di altri fratelli nell’universo.
I  problemi di Vlasic sono la connessione con pseudocarismi e una condotta morale quanto meno ambigua. Il vescovo Zanic, nel 1984, lo definì un "mistificatore e mago carismatico". Il 28 gennaio 2008 la Congregazione per la Dottrina della Fede gli ha inflitto sanzioni disciplinari per dubbio misticismo e trasgressioni contro il sesto
comandamento. L'ordine francescano lo ha dimesso nel 2009.
A sentire il dott. Stelzer, questo caso non ha "niente a che fare con Medjugorje".

E c'era anche p. Slavko Barbaric?

Sì, p. Slavko Barbaric, OFM ha lavorato a Medjugorje per molti anni, dal 1984 fino alla sua morte nell'anno 2000. Come successore di p. Vlasic ha svolto la funzione di direttore spirituale dei veggenti. Quando si è opposto alla direttiva del vescovo che chiedeva che le "apparizioni" non avvenissero più in chiesa, è stato rimosso. La "Gospa" ha parlato contro questa direttiva il 3 febbraio 1985, dicendo: "Desidero che Slavko resti qui per occuparsi di tutti i dettagli e le trascrizioni, in modo da avere un'immagine chiara di tutto alla fine della mia visita." E’ difficilmente credibile che la "Madre di Dio" sostenga la disobbedienza canonica ad un ordine giustificato del vescovo. Inoltre il "messaggio" affermava che Barbaric sarebbe stato ancora vivo  alla fine delle "apparizioni". Ma Barbaric è morto e le "apparizioni" sono ancora in corso.
Dopo la sua rimozione, Barbaric ha lavorato a Medjugorje nonostante il divieto del vescovo (l'ho incontrato lì nell'ottobre del 1985). Ha supervisionato la pubblicazione dei "messaggi mensili” della veggente Marija, e sotto la sua direzione si sono evidenziati meno problemi teologici nei messaggi dei veggenti, rispetto alla direzione di Vlasic. Nel 2000, firmò una dichiarazione secondo cui avrebbe lasciato Medjugorje, ma è rimasto lì. Quindi il vescovo (di nuovo) gli revocò la facoltà
di ascoltare le confessioni. P. Barbaric morì in questa situazione irregolare il 24 novembre 2000. La "Gospa" annunciò la beatificazione del francescano ribelle  proprio quel giorno: "Gioisco con voi e desidero dirvi che nostro fratello Slavko è nato al Cielo e che intercede per voi."

I devoti di Medjugorje fanno riferimento alle indagini mediche sui veggenti che farebbero pensare a dei fenomeni straordinari. Le ha esaminate?

Sì. Ci sono diversi studi che affermano di aver stabilito che le "estasi" non hanno una spiegazione naturale, e quindi concludono che le "apparizioni" hanno un'origine soprannaturale. Anche se questi studi fossero convincenti, una tale osservazione non direbbe nulla su una possibile origine soprannaturale. Il diavolo può anche produrre fenomeni che hanno effetti sulle capacità naturali degli esseri umani.
In ogni caso, sembra che durante i primi giorni delle "apparizioni" non ci fossero reali estasi da certificare. I veggenti rimasero in contatto con l'ambiente circostante, ricevevano domande dai presenti e riferivano loro le risposte della "Gospa". I veggenti vedevano e sentivano cose che i presenti non percepivano, ma loro stessi parlavano a voce alta. Solo più tardi hanno operato questo cambiamento, come sembra, attraverso un processo di apprendimento.

È diverso, ad esempio, da Santa Bernadette di Lourdes?

S. Bernadette non ha sentito la fiamma di una candela durante un'apparizione della Madre di Dio, perché era in una vera estasi. Al contrario, con i veggenti di Medjugorje, troviamo piuttosto un’esperienza di trance o estasi incompleta. Un devoto di Medjugorje, Jean-Louis Martin, si sentì crollare il mondo addosso il 14 gennaio 1985, durante una presunta estasi completa dei veggenti,  quando lui
mosse le sue dita aperte verso gli occhi di Vicka e la veggente sobbalzò e si spostò all'indietro. Dopo se ne uscì dicendo che voleva afferrare il bambino Gesù, che la Madre di Dio aveva lasciato cadere. Questa spiegazione non fu convincente per Martin, che aveva voluto testare l'estasi: "Perché, allora, ti sei mossa indietro e non avanti?"

Come spiega l'origine del fenomeno di Medjugorje?

Ci sono varie ipotesi esplicative. Sulla base di ciò che è stato detto, un’origine  soprannaturale è esclusa. Una spiegazione psicologica o parapsicologica non è sufficiente, soprattutto per spiegare l'inizio del fenomeno. Non si tratta di "allucinazioni collettive", di cui il vescovo Zanic parlava nei primi anni. Le allucinazioni sono sempre individuali. Secondo me, le prime "apparizioni" (e probabilmente una buona parte dei fenomeni successivi) sono di origine "preternaturale" (cioè fuori dalla natura), cioè derivano da spiriti cattivi i cui frutti si evidenziano nella disobbedienza, nelle menzogne e in altre mancanze morali. C'è
anche un influsso umano, compresi i rapporti d’affari della camorra napoletana, di cui ha parlato il visitatore papale arcivescovo Hoser.

In che modo si è arrivati a questo punto?

I sacerdoti attivi nella parrocchia avrebbero dovuto esercitare il controllo, per fare un discernimento dello spirito per i veggenti. I padri Zovko e Vlasic in particolare non sono stati in grado di farlo, e hanno lasciato campo libero ad una valanga pseudocarismatica, che ha portato a un grande caos nel mondo della Chiesa.
Non svelare questi fatti negativi è peggio del silenzio dei vescovi sulle cattive condotte sessuali in Cile.
La scelta "pastorale" di promuovere i pellegrinaggi a Medjugorje senza chiarire prima il problema dell'autenticità  significa giocare col fuoco, e può avere effetti incontrollabili, non da ultimo per il successore di San Pietro. Dovremmo pregare per Papa Francesco, affinché riconosca il dovere di chiarire e discernere secondo il principio che egli custodisce: "vedi, giudica, agisci". In primo luogo, vedere e giudicare, poi agire.







[1]        Testo originale in tedesco: https://gloria.tv/article/Nrhajf2qbFiu1aMNSUVzWeA1V.
[5]        Ivo Sivric, La face cachée de Medjugorje, Saint François du Lac (Quebec), 1988. The Hidden Side of Medjugorje, Saint François du Lac (Quebec), 1988 (si veda en.louisbelanger.com).
[6]        Aux sources de Medjugorje, Montréal, 1998.
[7]        Medjugorje. The First Days, Medjugorje, 2013.
[8]        Svetozar Kraljevic, The Apparitions of Our Lady at Medjugorje, Chicago, 1984, 181-185.
[9]   Comprendere Medjugorje, Cantagalli - Eupress-FTL, Siena - Lugano 2017
[10]      Sinodo di Cartagine, 418, canone 7: DH 229.
[12]      “The ‘Saint‘ Jozo Zovko and his Many Sex Affairs”, 2004: http://www.unitypublishing.com/ZovkoSex.htm; si veda anche E.M. Jones, The Medjugorje Deception, South Bend, 1998, 164-165.