martedì 30 maggio 2017

A Lepanto le cose non stavano diversamente. Un appello alla preghiera del Rosario contro l'approvazione dello jus soli

Una serie di interventi normativi, che si aggiungono alla legislazione divorzista e abortista degli anni Settanta, sta completando l'opera di dissoluzione della società italiana e del suo radicamento nella Fede cattolica. Non ultimo il tentativo di introduzione, seppur in una forma attenuata, dello "jus soli" che trasformerebbe quasi automaticamente le seconde e terze generazioni di immigrati in partito maggioritario, senza alcun discernimento di appartenenza e culto praticato (discernimento che sarebbe imperiosamente escluso in base al principio costituzionale di eguaglianza). Sono dunque in questo momento del tutto attuali e interessanti le riflessioni di Maria Guarini (che riproduciamo qui di seguito; vedi inoltre qui), anche perché sottolineano opportunamente che la salvezza e il destino del nostro popolo si gioco ben oltre i confini del perimetro costituzionale. Vigiliae Alexandrinae aderisce volentieri all'invito a ricorrere al Rosario affinché una rovinosa iniziativa possa fallire. Nella sostanza a Lepanto e a Vienna le cose non stavano poi diversamente.


Ricevo da un lettore il testo che segue, che sottoscrivo e condivido con voi integrandolo con le mie considerazioni. Umanamente siamo impotenti, se non attraverso il nostro impegno civile che ha i suoi limiti, anche se gutta incidit lapidem... Come cittadini non faremo mancare le nostre 'gocce'; come credenti abbiamo l'arma potente del Santo Rosario (1), che vi invito a recitare - da oggi, fino al 15 giugno, data in cui il ddl sullo ius soli dovrebbe essere discusso in Senato - uniti nell'intenzione di un aiuto speciale per questa ennesima minaccia alla nostra Patria così vilipesa.
"Se a giugno al Senato passa lo uus soli, possiamo chiudere baracca e burattini. Possiamo dire addio all'Italia. Tra dieci anni saremo come Francia e Inghilterra, cioè perdute per sempre. Avremo le seconde generazioni radicalizzate a farci la festa. Una futura maggioranza Renzi-Berlusconi o anche grillina non tornerebbe più indietro a ridiscutere questa legge. Sarebbe davvero il punto di non ritorno e la vittoria schiacciante e definitiva dell'immigrazionismo di massa. Ѐ l'ultimo boccone avvelenato del PD, dopo divorzio breve e simil-matrimonio sodomitico, anche se non gli è riuscita la zampata sull'adozione gay, ma sarà per il loro prossimo giro. Il PD ha fatto il suo dovere. Ѐ il Partito radicale di massa nato sulle ceneri del PCI e pronosticato genialmente da Augusto Del Noce sin dagli anni Settanta. Voleva distruggere la famiglia e sostituire il popolo e ci è quasi riuscito. Io mi segnerò a uno a uno i nomi di chi voterà in Senato a favore dello ius soli. A loro il mio infinito disprezzo"

Sul tema, riporto di seguito, estrapolando e integrando quanto già detto in altre occasioni :
O patria mia, vedo le mura e gli archi
E le colonne e i simulacri e l'erme
Torri degli avi nostri,
Ma la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
(G. Leopardi, All'Italia - L'intero testo qui,
da rispolverare per noi o da scoprire per i più giovani)


“Giuridicamente parlando, la cittadinanza italiana è fondata sullo ius sanguinis: si è cittadini italiani se si è nati in Italia da cittadini italiani”. Lo ius soli, la “soluzione opposta”, prevede che “si diventa cittadini del Paese nel quale si entra e ci si insedia”.
Lo ius soli in Italia trova applicazione solo in circostanze eccezionali. Il ddl, che dovrebbe essere discusso dal senato il 15 giugno prossimo, mira a introdurre uno “ius soli soft”, che consentirebbe ai minori stranieri nati in Italia o residenti da anni nel Paese di ottenere la cittadinanza italiana, solo rispettando alcune condizioni come la frequenza scolastica o la residenza nel Paese da più anni da parte di uno dei genitori. Realisticamente ciò significa sottovalutare, o addirittura ignorare irresponsabilmente, la cosiddetta sfida delle seconde generazioni, che in tutta Europa risultano le più permeabili al temuto radicalismo islamico e fabbricare italiani che tali non sono ma servono come bacino elettorale per i soliti noti che permettono la nostra sostituzione etnica e il meticciato. Avete sentito molte voci levarsi su questo?
C'è chi ricorda sofisticamente che si tratta di una soluzione adottata storicamente “dai Paesi sotto-popolati”, che “adottano lo ius soli perché hanno bisogno di popolazione”. Premesso che noi non siamo sotto-popolati ma affetti da deficit di natalità cui, oltre alle contingenze socio-economiche, non è estraneo l'aborto senza freni né morali né giuridici, citiamo Sartori che, nel replicare all'ex ministro Kyenge, afferma con una certa onestà intellettuale che:
La “distinzione in questione è logica e storicamente giustificata [nei casi di effettiva sotto-popolazione]”, “lo ius soli è un errore gravissimo. Sarebbe un disastro in un paese con altissima disoccupazione. Aumenterebbe le file dei lavoratori sottopagati e la delinquenza per le strade. Io non sono mai stato di destra ma non sto con una sinistra che pensa a quote riservate agli immigrati nella società. Siamo alla demenza. La gente ormai ha paura ad uscire la sera e si vuole favorire la negritudine come in Francia. Ma noi possiamo farne a meno”. “Tutti meticci? Mai: “integrare non è lo stesso che assimilare, e l'integrazione in questione è soltanto etico-politica”. Per esempio, “per i musulmani tutto è deciso dal volere di Allah, dal volere di Dio. Qui il potere discende soltanto dall’alto. Per le nostre democrazie, invece, il potere deriva dalla volontà popolare, e quindi nasce dal basso, deve essere legittimato dal demos”.
Ma non bastano queste motivazioni, pur valide : la questione, oltre ad avere un aspetto pratico socio-politico, ha anche una valenza più ampia e più alta : lo ius sanguinis riguarda non solo il senso di appartenenza, ma anche una identità strutturata su valori e risorse culturali e spirituali sedimentate e fruttificate nei secoli. L'italianità non può e non deve essere scissa dalla civiltà euro-occidentale cristiana e greco-romana, recuperandone i valori autentici oggi offuscati. Non ci sono solo le vestigia, che rendono unico il nostro Paese come scrigno di bellezze sia naturali che scaturite dal genio dei suoi avi, l'italianità è viva nella nostra anima e nella nostra storia e non morirà con noi.
Ci troviamo ad andare contro corrente in un Euro-atlantismo dal quale sembra arduo se non impossibile districarsi, ma non per questo dobbiamo arrenderci e smettere di dare il nostro contributo, per quanto irrisorio possa essere...

Maria Guarini

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1. In prossime occasioni, e per altre intenzioni che non mancheranno, sarebbe bello oltre che efficace poter recitare il Santo Rosario coralmente in diretta streaming in un'ora prefissata. Per questo invito a contattarmi su romaperenne@gmail.com chi di voi voglia e possa darmi un supporto per organizzarci al riguardo dal punto di vista tecnico per rendere in futuro iniziative come questa fruibili in tempo reale attraverso il blog. Oppure mi dia le coordinate necessarie per attivarle attraverso un'altra piattaforma.

lunedì 29 maggio 2017

Fatima. Teologia e storia. Un convegno a Seregno con Roberto de Mattei e don Marino Neri

Fatima Teologia e Storia 
Convegno nel centesimo anniversario delle Apparizioni

Interverranno 

Don MARINO NERI 
Teologo

Professor ROBERTO de MATTEI 
Storico della Chiesa 

Introdurrà 

Andrea Sandri 
Presidente del Circolo culturale J. H. Newman

Seregno 9 giugno Ore 21,00 - Sala Monsignor Gandini – Via XXIV Maggio Circolo Culturale Cardinal J.H. Newman

mercoledì 24 maggio 2017

3 giugno. Processione di riparazione a Reggio Emilia

Vigiliae Alexandrinae aderisce all'iniziativa che culminerà con la processione di riparazione per il Gay Pride di Reggio Emilia e fa proprio il comunicato del Comitato Giovanna Scopelli.
Di fronte alla blasfemia, al crescente assalto all'ordine creato e alle istituzioni del matrimonio e della famiglia e al continuo scandalo con cui coscientemente e dolosamente si violano le anime degli innocenti, appare giunto per i cattolici il momento della resistenza e del contrattacco con le armi soprannaturali della pubblica riparazione. La processione è stata benedetta dal Cardinal Raynold Burke ed elogiata dal teologo cattolico Monsignor Antonio Livi.

Comunicato


Come noto, il prossimo 3 Giugno si consumerà nella città di Reggio-Emilia una gravissima offesa al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, con una pubblica esaltazione del peccato di sodomia: la sfilata del REmilia Pride, il più grande evento gay del nord Italia.

Ad un atto così grave, e appunto pubblico, contro il Sacro Cuore, non si può far altro che opporre un atto di devozione pubblica in riparazione ad uno scandalo manifesto.

Sulla sodomia, infatti, si esprime già molto chiaramente la Sacra Scrittura, in particolar modo con San Paolo, e sul peccato contro natura parla chiaramente il Catechismo della Chiesa Cattolica, inserendolo fra uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. La gravità aumenta trattandosi di una manifestazione per le vie di una città, che scandalizzerà anche i più piccoli e le famiglie.

Tutto questo comporta la necessità immediata di una processione riparatoria. Per questo scopo si è costituito il "Comitato Beata Giovanna Scopelli", nato da un gruppo di fedeli del Nord d'Italia che chiedono l'aiuto di tutti per rendere possibile questo pubblico atto riparatorio. Tutti sono invitati a partecipare e chi fosse impossibilitato a unirsi comunque nella preghiera.


La processione di preghiera si terrà nello stesso giorno del “gay pride”,
ovvero Sabato 3 Giugno.
Il ritrovo è previsto alle 10.30 sul sagrato del Duomo della città.
Alle 10.45 si partirà in processione recitando il Santo Rosario, a cui farà seguito il canto delle litanie al Sacro Cuore di Gesù.
La marcia proseguirà fino al Santuario della Beata Vergine Maria della Ghiara, di fronte al quale si reciterà l’Atto di riparazione al Sacro Cuore composto da Papa Pio XI.


A conclusione della processione verrà solennemente cantato il “Noi vogliam Dio”.

Ad maiorem Dei gloriam 

Il Comitato Beata Giovanna Scopelli

Raccomandabilissimo il magnifico video ufficiale qui


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