venerdì 24 dicembre 2021

«Bambinello dall’eternità, ora voglio rivolgere un canto alla tua Madre!». Una poesia mariana di Gertrud von Le Fort per il giorno di Natale

Martin Schongauer - Geburt Christi, 1470-1500
Una delle più belle testimonianze letterarie cristiane del XX secolo sono le Hymnen an die Kirche (Ehrenwirth, München 1961) della poetessa tedesca Gertrud von Le Fort (1876-1971). Scritta nel 1922 quest’opera prelude e introduce alla conversione alla Chiesa cattolica dell’Autrice, avvenuta nel 1925. Come si legge nell’introduzione, «gli ‘Inni alla Chiesa’ rappresentano un dialogo. Dio risponde all’anima desiderosa di Lui con la voce della Chiesa» e «la voce della Santa Chiesa, come l’anima la percepisce in questi inni, è segnalata da una frase introduttiva: ‘La tua voce parla’». È dunque la Chiesa che parla negli inni di Gertrud von Le Fort ed è ascoltata dall’anima in cammino verso la conversione. Nell’inno di Natale, che riportiamo qui di seguito (nella versione originale tedesca e nella nostra traduzuione), appare subito la Chiesa di fronte al Presepe, al Dio incarnato, al “Bambinello dall’eternità”, e la Chiesa vuole rivolgere un canto alla Madre di Dio. Ognuno potrà apprezzare ciò che la Chiesa dice in prima persona alla Vergine Maria nella notte di Natale. 

Weihnacht

Deine Stimme spricht: 
Kindlein aus der Ewigkeit, nun will ich deiner Mutter singen! 
Mein Lied soll schön werden wie der morgenfarbne Schnee! 
Freue dich, Jungfrau Maria, Tochter meiner Erde, 
Schwester meiner Seele, freue dich, du Freude meiner Freude! 
Ich bin ein Wandern durch die Nächte,
aber du bist ein Haus unter Sternen! 
Ich bin eine durstige Schale, 
aber du bist ein offenes Meer des Herrn! 
Freue dich, Jungfrau Maria: 
selig preis' ich, die dich selig preisen! 
Nie mehr soll ein Menschenkind verzagen! 
Ich bin eine einige Liebe, ich will immerdar zu allen sprechen:
eine vom euch hat der Herr erhöht! – 
Freue dich, Jungfrau Maria, 
Flügel meiner Erde, Krone meiner Seele, 
freue dich, du Freude meiner Freude: 
selig preis‘ ich, die dich selig preisen! 

Natale 

La tua voce parla: 
Bambinello dall’eternità, ora voglio cantar alla tua Madre! 
Bello dev'essere il mio canto come la neve color dell’aurora! 
Rallegrati, Vergine Maria, Figlia della mia terra, 
Sorella dell'anima mia, rallegrati, tu Gioia della mia gioia! 
Io sono un pellegrino attraverso le notti, 
ma tu sei una Casa sotto le stelle! 
Io sono una coppa assetata, 
ma tu sei un mare aperto del Signore! 
Rallegrati, Vergine Maria: 
Beati coloro che ti dicono beata! 
Mai più un figlio dell’uomo dovrà disperare! 
Io sono un solo amore, e sempre a tutti io parlerò : 
una di voi è stata innalzata dal Signore! – 
Rallegrati, Vergine Maria, 
Ala della mia terra, Corona della mia anima,
Rallegrati, tu Gioia della mia gioia!
Beati coloro che ti dicono beata!