"I Padri alessandrini, di cui si dice che grande fosse il debito verso la scienza pagana, non mostrarono certo né gratitudine né riverenza per i loro presunti maestri, ma sostennero la supremazia della tradizione cattolica" (John Henry Newman)
Commentari cattolici nel tempo della crisi della Chiesa
mercoledì 2 ottobre 2013
L'apostasia di una parrocchia milanese
La parrocchia di Santa Maria Incoronata è situata in pieno centro a Milano, verso la fine di via Garbaldi. Sulla porta di ingresso della antica chiesa in stile gotico lombardo campeggia un manifesto che annuncia un ciclo di conferenze sulla laicità. Si tratta di una iniziativa impegnativa che si protrae dal 24 settembre al 22 ottobre impegnando ogni martedì il parroco nei doveri di ospitalità.
Gli invitati sono molti, ma ciò che sbalordisce è l'impostazione dell'iniziativa nel suo complesso. Ai tempi di Benedetto XVI si pensava che un principio accettabile di laicità potesse essere quello di una ragione umana comune come fondamento della condivisione di alcune verità naturali, San Tommaso d'Aquino sosteneva che la Chiesa fosse pur sempre il nocchiero che indica la via al porto a una nave che è sì costruita dal principe secondo le regole naturali della sua arte. Il ciclo di conferenze della parrocchia Milanese sembra invece completamente accettare che il mondo possa insegnare qualcosa alla Chiesa e che la Chiesa debba accettare questi insegnamenti come una nuova rivelazione.
Significativa è l'apertura del 22 settembre con una relazione di don Saverio Xeres, professore alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, al Seminario vescovile di Como e presso l'Università Cattolica di Milano. Xeres è famoso per ritenere che la Chiesa costantiniana sia finita con il Concilio Vaticano II che avrebbe inaugurato il passaggio dalla unidirezionalità Chiesa-mondo alla bidirezionalità mondo-chiesa-mondo. Ciò premesso, si comprende la china delle serate successive: la rivelazione laica parla alla Chiesa. Boncinelli che spiega ai parrocchiani che la verità della scienza dissipa ogni pretesa della Chiesa di insegnare qualcosa sull'origine del mondo e sulla vita. Il teologo Maurizio Chiodi, altro assiduo della Facoltà Teologica, che introduce a una bioetica in cui la natura dissolve nei territori incerti della cultura e degli stati di coscienza. La costituzionalista laicista Marilisa D'Amico che illustra i diritti dell'ultima generazione come l'essenza stessa dell'umanità liberata dal giogo della Chiesa e del Cristianesimo. Il costituzionalista catto-dem Renato Balduzzi, professore in aspettativa presso l'Università Cattolica, esperto in DICO, senatore del PD, già ministro della sanità, che parla delle "famiglie" (sic!). Se la rivelazione è nel mondo, la chiesa sta ad ascoltare. Chi siamo noi per giudicare?
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