mercoledì 24 dicembre 2014

“Come quando un grande re è entrato in una grande città”. Una meditazione di Sant'Atanasio sull'Incarnazione - Seconda parte


“Come quando un grande re è entrato in una grande città”. Il Verbo, che è condisceso e ha preso la natura umana, è entrato nell’umanità come un grande re in una grande città, un re che fa cessare e rende definitivamente inefficace ogni assalto del nemico. È già l’immagine del Nuovo Israele. Qui la seconda parte (vedi la prima qui) della meditazione sull’Incarnazione di Sant’Atanasio d’Alessandria. Augurando a tutti una buona vigilia di Natale.

Il Verbo vedendo che la corruzione degli uomini non poteva essere eliminata se non con una morte generale e che d’altra parte non poteva morire il Verbo, che è immortale e Figlio del Padre, si prese un corpo che può morire affinché questo corpo, partecipando del Verbo che è al di sopra di tutti, fosse sufficiente a morire per tutti, pur rimanendo incorruttibile in virtù del Verbo che abita in lui, e si allontanasse così da tutti la corruzione per la grazia della resurrezione. Perciò, offrendo alla morte come vittima e sacrificio esente da ogni macchia il corpo che si era preso, subito allontanò la morte da tutti i suoi simili con l’offerta di un corpo come il loro. Infatti il Verbo di Dio, che è al di sopra di tutti, offrendo il suo tempio e lo strumento del suo corpo come riscatto per tutti, pagava adeguatamente il debito nella sua morte. Inoltre l’incorruttibile Figlio di Dio, essendo in tutti tramite il suo corpo simile a quello di tutti, rivestì adeguatamente tutti dell’incorruttibilità nella promessa della resurrezione. Questa corruzione che si esprime nella morte non ha più alcuna possibilità di colpire gli uomini a causa del Verbo che abita in loro per mezzo di un corpo. Come quando un grande re è entrato in una grande città ed ha preso dimora in una delle tante abitazioni che sono in essa, senza dubbio una tale città è ritenuta degna di grande onore e nessun nemico o pirata l’assalta per saccheggiarla, ma la si considera piuttosto degna di ogni riguardo a causa del re che è andato ad abitare in una sua casa, così è accaduto per il Re di tutti. Da quando è venuto nel nostro mondo ed ha preso dimora in un corpo simile al nostro, ogni insidia dei nemici contro gli uomini è cessata ed è scomparsa la corruzione della morte, che prima esercitava il suo potere su di loro. Infatti il genere umano sarebbe perito, se il Figlio di Dio Signore e Salvatore di tutti non fosse venuto a soccorrerci per mettere fine alla morte.

(fonte: Sant’Atanasio, L’Incarnazione del Verbo, Roma 1987, pp. 53-54)

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