Una pagina recente del sito della Diocesi di Friburgo in Germania (http://www.katholische-kirche-freiburg.de/Seelsorge---Pfarreien/Hochzeit---Ehe/Geschieden-wiederverheiratet/) contiene le seguenti indicazioni per i divorziati risposati:
Se vivete separati oppure siete divorziati dal vostro partner o dalla vostra partner e per voi la fede e la Chiesa sono importanti, volentieri ci mettiamo a vostra disposizione, di voi che vi trovate in questa situazione, per ascoltarvi, per continuare ad aiutarvi in questo incontro o per indicarvi ulteriori offerte di aiuto e luoghi di consultazione.
Se vi siete risposati o volete risposarvi ed è per voi importante portare di fronte a Dio questo nuovo rapporto vi offriamo la possibilità di cercare, attraverso un colloquio, la possibilità di trovare per voi la forma di celebrazione liturgica adeguata.
Questa celebrazione liturgica dovrebbe servire a riporre la vostra vita con tutti gli alti e bassi nelle mani di Dio e a prendere sul serio la vostra decisione. La celebrazione si distingue da un matrimonio sacramentale.
Da quanto riportato dalla stampa tedesca un documento della Diocesi consentirebbe ai divorziati risposati o con l'intenzione di risposarsi anche l'accesso ai sacramenti della confessione, della comunione, della cresima e della estrema unzione. Anche se si precisa che la celebrazione della liturgia "matrimoniale" non ha la validità di un sacramento, si deduce da questo contesto che per la Diocesi di Friburgo e per l'Arcivescovo dimissionario, il Cardinal Zollitsch, la condizione di concubino del divorziato risposato cessa di essere uno stato di peccato mortale. La Diocesi offre infatti la possibilità di "portare dinnanzi a Dio questo nuovo rapporto". È da notarsi inoltre che autorizzando l'accesso alla confessione si chiede di non confessare o di confessare senza il necessario pentimento il concubinato che per la Chiesa continua a essere peccato grave. Con quale risultato per la salvezza delle anime?
Una considerazione non meno importante. Il documento friburghese scopre gli esiti della riforma liturgica e dell'ideologia della pastoralità che ne è il motore sin dai tempi di Bugnini. La liturgia viene qui infatti adattata ad ogni esigenza sociale al punto di inventarsi surrogati del matrimonio sacramentale e di pensare di potere poi individuare "la forma liturgica adeguata" attraverso un "colloquio" con gli interessati. La benedizione delle coppie omosessuali è a portata di mano.
La Diocesi di Friburgo è una delle più importanti province ecclesiastiche tedesche e le decisioni che vi sono prese finiscono per condizionare la chiesa tedesca nel suo complesso ossia un episcopato che si è dimostrato in molti casi ostile al Motu Proprio Summorum Pontificum e apertamente avverso a ogni ipotesi di inquadramento canonico della FSSPX.
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