"I Padri alessandrini, di cui si dice che grande fosse il debito verso la scienza pagana, non mostrarono certo né gratitudine né riverenza per i loro presunti maestri, ma sostennero la supremazia della tradizione cattolica" (John Henry Newman)
Commentari cattolici nel tempo della crisi della Chiesa
domenica 6 ottobre 2013
La coscienza di Scalfari e una curiosa precisazione di Federico Lombardi s.j.
Secondo quanto riportato dal vaticanista americano Allen, che cita una mail del portavoce vaticano Thomas Rosica, l'intervista di Scalfari a Francesco non sarebbe la trascrizione di una registrazione, ma la ricostruzione di una lunga conversazione. In particolare l'episodio della visione mistica di Bergoglio s.j. prima della accettazione dell'ufficio petrino sarebbe il prodotto della fantasia eccitata del Direttore. Questo è anche il senso di una smentita proveniente dal Cardinal Dolan.
Ora una questione fondamentale e un'annotazione.
La questione. La dichiarazione di Bergoglio s.j. riportata nell'"intervista" sulla natura "autonoma", e non soltanto libera, della coscienza e il conseguente invito a seguire e a far seguire il "bene soggettivo" appartengono realmente al vescovo di Roma? Basta aprire a caso il Denziger per apprendere che tali posizioni sono esplicitamente condannate dalla Chiesa, e certamente un chiarimento appare oltremodo caritatevole e urgente. Ne va della salute delle anime. L'annotazione. In realtà un chiarimento c'è già stato. P.Federico Lombardi s.j., che è direttore della Sala Stampa della Santa Sede e che dovrebbe riferire autenticamente il senso del pensiero del vescovo di Roma, si è affrettato a dichiarare che il contenuto della discussa "intervista" non costituisce un "documento magisteriale". Questo molti lo sospettavano e ora molti potrebbero sospettare che Bergoglio s.j. dissenta in coscienza dal proprio magistero. Qui di seguito lo stato dei fatti nella ricostruzione di Catherine Harmon di "The Catholic World Report".
After days of speculation about the trustworthiness of the interview between Pope Francis and Eugenio Scalfari published in La Repubblica earlier this week, the Vatican has confirmed that Scalfari “did not tape his interview with Pope Francis, nor did he take notes, so the text was an after-the-fact reconstruction.” The day after the interview’s publication, Vatican reporter Andrea Tornielli questioned some of its details, in particular an anecdote reportedly told by Pope Francis about a mystical experience after his election as pontiff but before his acceptance of the office. Scalfari quotes the Holy Father as saying, “Before I accepted I asked if I could spend a few minutes in the room next to the one with the balcony overlooking the square.” Tornielli reports that not only is there no such room off the balcony overlooking St. Peter’s Square, but that several cardinal electors told him that Francis did not retire before his acceptance. Tornielli concluded that the interview was “not an exact word-for-word reconstruction of dialogue with Scalfari.” Cardinal Timothy Dolan of New York told the National Catholic Reporter’s John Allen that Cardinal Bergoglio “never left the Sistine Chapel before accepting.” Allen reports that Vatican spokesman Father Thomas Rosica issued a statement via email today in which he states that the Scalfari interview risked “either missing some key details or conflating various moments or events recounted during the oral interview,” as Scalfari “did not tape his interview with Pope Francis, nor did he take notes, so the text was an after-the-fact reconstruction.” Earlier this week, Father Federico Lombardi, director of the Vatican Press Office, emphasized to reporters that Pope Francis’ interview with Scalfari “is not a magisterial document.” While he cautioned against over-interpreting the Holy Father’s “conversational” and “colloquial” statements, he did not indicate that there was anything substantively inaccurate in the text published by La Repubblica. By Catherine Harmon
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